Natale in camper? 5 mete da non perdere

20/12/2017

Riportiamo un interessante articolo a cura di www.touringclub.it che ci racconta di cinque itinerari assolutamente da non perdere per trascorrere un Natale in camper. E noi aggiungiamo, naturalmente in compagnia del tuo Adamfresh che umidifica l'ambiente chiuso. 

1. A MARANO LAGUNARE PER UNA VIGILIA TRA CASONI E PESCHERECCI
Friuli. Tra l'ultima punta litoranea di Lignano e la Laguna di Grado, il mare aperto sbircia la terra tra un’isola e l’altra. Tra le gobbe spelacchiate che spuntano timide nell’acqua ferma e salmastra. le più note sono quella di Martignano e quella diSant'Andrea, anche nota come l'Isola delle conchiglie. Siete in camper o con una caravan al seguito, una fortuna. Immaginiamo per voi un itinerario fascinoso che comprenda il golfo di Trieste, poi Grado, con una sosta quasi obbligata ad Aquileia, per farsi abbacinare dagli splendidi mosaici della basilica, uno spettacolo.
Guidando piano e a marce alte, vedrete il panorama sfumare. Sempre meno case, sempre più orizzonte. Ma quando sembra che il cielo e il mare si confondano ecco accendersi la laguna con i colori sgargianti dei pescherecci di Marano. Sonnecchiano tra i canali, dopo le notti in mare a fare incetta di pesce, che qui è tutto. Ora a voi la scelta. A terra ci sono molti ristoranti che servono pesce frescodeclinato nelle varianti locali. Ma il meglio è prenotare la cena in uno dei Casoni della Riserva Naturale Regionale Foci della Stella. In mezzo a scaldare il fogolar furlano, intorno canne e legno, e a sfrigolare sul fuoco il tradizionale  bisato in spéo, l'anguilla allo spiedo. Per gli scettici c’è molto altro, qui il pesce lo sanno cucinare bene.

2. NATALE IN VERSI, DALLA LUNIGIANA ALLA GARFAGNANA DEL PASCOLI
Poco importa che il vostro senso di marcia sia da nord o da sud, da est o da ovest, perché quando metterete il muso del camper sulle strade che seguono il profilo delle prealpi Apuane, il paesaggio non mentirà.
 
Prima la Lunigiana e poi la Garfagnana vi accoglieranno con dolcezza tra colline e strade tortuose, ideali per un sacco di soste, per fare fotografie, per godervi l’attesa del Natale tra panorami di grande fascino. Aulla, poi Fivizzano e Casola in Lunigiana, sono le tappe che precedono la discesa nella valle del Serchio e la sosta a Castelnuovo e Castiglione di Garfagnana, tra cinte difensive e rocche da cui ammirare i profili delle montagne.
Ecco Barga, Bandiera arancione Tci non a caso visto che il borgo è davvero incorniciato dal paesaggio più fascinoso della valle. Le antiche mura disegnano un abitato vitale, dove è piacevole prendersi una pausa e gustare le delicatessen locali: le zuppe, i ragù di selvaggina, i funghi e i piatti a base di trota. Se invece preferite uno spuntino virate sui tradizionali “necci”, grosse cialde di farina di castagne cotte nei ferri.
Ora fate spazio al cibo per la mente. Perché a pochi chilometri da Barga troverete il piccolo centro di Castelvecchio Pascoli, dove Giovanni visse dal 1895 al 1912, in cerca di quiete e di bellezza. Un buon esempio da seguire anche in queste feste.

3. A COLLE VAL D'ELSA, UN CAMPER IN CRISTALLERIA
Questa è ufficialmente una sfida lanciata alla nostra comunità di camperisti, di esperti guidatori, di infallibili cecchini della safety drive. Premessa: nella Valdarno si sono incrociate nei secoli culture artigianali raffinate che hanno portato a vette d’eccellenza l’artigianato artistico della cristalleria.
Il primo passo per ambientarvi è la visita al primo (e unico) museo dedicato proprio alla storia e alle evoluzioni del cristallo, allestito nell’ex vetreria Boschi. Dopo aver ammirato calici, coppe e persino una riproduzione di una foresta in cristallo, ecco la prova di abilità: entrare in uno dei laboratori storici ancora in attività; acquistare una coppia di fragili e incantevoli flute artigianali; appoggiarli su un vano del vostro caravan e ritrovarli intatti a fine vacanza. Occhio a buche, frenate, sterzate improvvise. Non vogliamo scuse perché il premio finale è un brindisi al Natale e al nuovo anno in arrivo. 
 
Se invece vince l'impazienza e vorrete brindare in viaggio, allungate il vostro itinerario. Per gli amanti delle due ruote il consiglio è fermarsi a Casole d'Elsa, dove vive un interessante progetto dedicato al mondo della bicicletta in tutte le sue declinazioni. Segnaletica dedicata, limiti di velocità, itinerari disegnati per tutti i gusti e tutti i polpacci attendono gli appassionati. Per saperne di più su Casole e il suo bike hub trovate qui la nostra cronaca di un weekend in bicicletta. 
 
L'ultima tappa toscana potrebbe riguardare una destinazione top della Val d'Elsa e della Toscana, San Gimignano, Bandiera arancione Tci e Patrimonio Unesco. Spettacolare da immortalare è il suo antico skyline. Arroccata sui tre crinali di un poggio San Gimignano sfoggia ben 15 delle 72 torri che le famiglie di commercianti medievali fecero costruire per celebrare i loro successi. Cosa commerciavano lo sappiamo bene, zafferano e vernaccia, ancora oggi le due prelibatezze da portare sotto l'albero o alla tavola del cenone di Capodanno. 

4. IN IRPINIA, NELL’ANTICA CITTÀ DEGLI ITALICI
Eccoci nel sud, alla ricerca di panorami e paesaggi da conquistare curva dopo curva. Se state percorrendo l’Autostrada del Sole potete prendere l’uscita di Grottaminarda e circondarvi di boschi, pascoli, vigne e ulivi che compongono il territorio che divide l’area appenninica della Campania e la pianura pugliese. Lasciata Avellino, si prende la statale 374 a Mercogliano e in una manciata di chilometri potete godervi una sosta all’ombra della mole del santuario di Montevergine, appollaiato qui, a quasi 1300 metri sul livello del mare fin dalla sua fondazione nel dodicesimo secolo. La vista si allunga sugli ettari del parco regionale del Partenio.
Prendetevela comoda, quindi. Perché passati Tufo, Montefusco e Montemiletto, non ci si ferma più fino all’area attrezzata di Mirabella Eclano. Ecco Aeclanum, che i Sanniti fondano nel III secolo avanti Cristo e che i romani decidono di conquistare per farci passare la via Appia traiana. Fermatevi nel parco archeologico di Aeclanum, dove gli scavi hanno riportato alla luce mura alte dieci metri, antiche abitazioni, botteghe, il macellum, il mercato, le terme e addirittura una basilica Paleocristianadi impostazione greca.  

5. UN BIANCO NATAL, NELLA SALINA PIÙ GRANDE D’ITALIA
Se il sole farà il suo onesto lavoro, sarà un’esperienza dei sensi attraversare a passo lentissimo la salina più grande d’Italia. Siamo sulla costa pugliese, a Margherita di Savoia, a pochi chilometri da Barletta.
Qui il bianco lascia la sua tradizionale associazione a nordici paesaggi innevati e si accumula in forma di cristalli di sale su una piana immensa di quattromila ettari, su quasi venti chilometri di costa. L’approdo per godere dei giochi di luce e delle presenze eleganti dei fenicotteri rosa è il piccolo centro di Margherita.
Se avete avuto la buona idea di portarvi delle biciclette è il momento di slegarle per fare il periplo della salina. Altrimenti cercate un noleggio. Ne varrà la pena e sarà davvero un bianco Natale. 
 
Ma questa parte di Puglie offre davvero tanto. Un tour suggestivo potrebbe toccare la vicinissima Barletta, la città della "disfida" e della basilica del Santo sepolcro, con una tappa gastronomia ad Andria e la visita imperdibile al castello ottogonale di Capodimonte, patrimonio Unesco.

Grazie a touringclub.it per questi preziosi suggerimenti!
Buon viaggio a tutti, con Adamfresh! 
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