Plein Air aprile 2016 numero 525

30/04/2016

Sono passati esattamente 100 anni da quando, per la prima volta nella storia moderna, i clienti dell’Adams hotel poterono trarre giovamento dal raffrescamento evaporativo generato dalla macchina appena installata.
Negli anni a seguire gli evaporativi si diffusero rapidamente nel sud degli Stati Uniti, beneficiando degli altissimi rendimenti garantiti dal clima prevalentemente secco di molte zone.
A partire dagli anni 30 i primi raffrescanti evaporativi di forma tubolare si cominciarono a installare sulle auto, all’esterno dal lato passeggero, e convogliavano aria fresca verso l’interno durante la marcia del veicolo.
Erano anni di grande sviluppo, e proprio in quel periodo venne messo a punto il ciclo frigorifero per l’aria condizionata: le nuove macchine sostituirono progressivamente gli evaporativi che continuarono a essere utilizzati in buona misura solo negli ambienti più favorevoli. Bisognerà attendere fino alla crisi petrolifera degli anni 70 per riscoprire gli evaporativi, ma la tecnologia necessaria non era ancora pronta.
Fin dall’inizio ci furono sostenitori e oppositori di entrambe le tecnologie (evaporativo e condizionatore), e finì che l’evaporativo venne erroneamente identificato alla stregua di un climatizzatore che faceva solo fresco invece che raffreddare. Questo malinteso creò una certa confusione riguardo al corretto uso del sistema evaporativo, tant’è che in buona parte gli effetti sembrano essere arrivati fino ai giorni nostri.
In pratica, nella climatizzazione si deve ridurre la temperatura in ambiente impostandone il valore mentre nel processo evaporativo la temperatura dell’aria in uscita dalle bocchette è determinata dalla percentuale di umidità relativa dell’ambiente, non è impostabile dall’utente e non si abbassa la temperatura ambiente.
Nella tecnologia evaporativa il raffrescamento è zonale e dà beneficio a coloro che sono avvolti direttamente dalla ventilazione fresca nella zona di soggiorno.
Nella climatizzazione ci si deve chiudere all’interno del camper per evitare che l’aria trattata si disperda inutilmente, mentre al contrario nel raffrescamento evaporativo è necessario garantire il ricambio d’aria negli ambienti per mantenere regolata la percentuale di umidità all’interno del veicolo.
In un contesto vacanziero, poter usufruire del vantaggio di stare al fresco con porte e finestre del camper aperte durante il giorno garantisce una notevole libertà di movimento agli occupanti e quindi una maggiore soddisfazione.
Teniamo presente che, quando non serve più all’interno del veicolo, possiamo trasportare un evaporativo portatile fuori in veranda per poterci rinfrescare nelle calde ore estive durante il pranzo o la cena in compagnia di amici.
La fresca brezza generata dagli evaporativi crea quel giusto benessere che si avrebbe in un contesto di arieggiamento in natura e per ottenere questo serve pochissima energia.
Nel settembre 2014 Cablofil presenta sul mercato del pleinair il primo raffrescante evaporativo portatile che, grazie alla sua elettronica programmabile, può arricchirsi nel tempo di nuovi programmi espressamente dedicati a scopi specifici.
L’elettronica di Adamfresh funziona con un particolare algoritmo appositamente studiato per gestire al meglio il processo evaporativo, ed è inoltre dotato di batterie agli ioni di litio che liberano l’apparecchio dal filo dell’alimentazione regalando una nuova dimensione di utilizzo. Ecologia, bassi consumi e reale mobilità uniti all’elettronica integrata creano la base tecnica per l’inizio di una nuova tecnologia evaporativa.
Utilizzare Adamfresh per raffrescarsi è molto semplice: basta non confonderlo con un climatizzatore!
Per avere beneficio da Adamfresh occorre direzionare il flusso d’aria nella zona dove si soggiorna scegliendo a piacere e in base alla distanza l’intensità del flusso, ricordando di lasciare almeno un’apertura per il ricircolo d’aria verso l’esterno.
Adamfresh è provvisto di numerosi programmi da utilizzare secondo le proprie necessità e, grazie alla tecnologia con la quale è stato realizzato, dialoga con l’utente visualizzando condizioni ambientali e appositi messaggi sul display a seconda dell’occorrenza.Leggerezza, trasportabilità, maneggevolezza e facilità d’uso sono le caratteristiche maggiormente apprezzate dal mondo del pleinair, e in Adamfresh sono tutte presenti.
Nel prossimo numero di maggio approfondiremo l’utilizzo di Adamfresh all’interno del camper descrivendo i programmi e come funziona il ciclo evaporativo.
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